CONSIGLI PER LE VACANZE
Il turismo ha avuto negli ultimi anni un considerevole aumento in concomitanza e per effetto di questo fenomeno però, si è documentato un aumento del rischio di contrarre malattie, inoltre sempre più spesso nuclei famigliari si spostano durante viaggi di piacere o di lavoro, coinvolgendo in queste loro "avventure" i propri bambini sin dall'età neonatale.
La nostra intenzione è quella di offrire alcuni consigli utili a ridurre i rischi da “viaggio/vacanze” e a “garantire” buone condizioni di salute durante il viaggio e/o la vacanza
1) La valigia del viaggiatore
Prima di intraprendere un viaggio e’ consigliabile procurarsi tutti i farmaci più utili
perché alcuni di essi potrebbero essere indisponibili in certi paesi o perché, in alcune zone in via di sviluppo, potrebbero essere reperibili farmaci contraffatti.
In generale, oltre ai medicinali di uso personale, è utile fornirsi di disinfettanti e prodotti per medicazione, antipiretici, antinfluenzali, medicinali contro disturbi gastrici e intestinali, e, a seconda del paese dove il viaggio si svolge anche creme solari, sali per reidratazione orale, prodotti antizanzare, antibiotici, pomate antistaminiche, colliri, soluzioni battericide per acqua, stoviglie e alimenti.
Riassumendo, la valigia del viaggiatore dovrebbe contenere:
bende, cerotti, cotone, siringhe, spille di sicurezza, termometro, soluzioni disinfettanti, analgesici, antipiretici, antinfiammatori per combattere febbre, nevralgie, dolori muscolari leggeri. pomate antistaminiche o cortisoniche contro punture di insetti e/o scottature solari
antichinetosici contro mal d'auto, d'aereo, di mare. antimicotici per uso sistemico e per uso topico contro la candidiasi del tratto gastro-intestinale e le infezioni micotiche cutanee, antibiotici ad ampio spettro, sulfamidici e antibiotici adsorbenti intestinali e sali per la reidratazione, caolino, diosmectite, reidratanti orali,
2) Fuso orario
La variazione del fuso orario provoca, dl solito, alterazioni del sonno e diminuzione dell'attenzione. I disturbi diventano importanti quando vengono superati almeno quattro fusi orari ed in questi casi, per recuperare il normale ciclo sonno-veglia, occorrerà poco più dello stesso numero di ore trascorse sull’' aereo. I viaggiatori che attraversano nove o più fusi orari di solito presentano una riduzione significativa dei sintomi del "jet lag'', solo dopo quattro o cinque giorni dall' arrivo. Se il soggiorno è molto breve(meno di tre giorni) è consigliabile mantenere l'orario del paese di origine per non alterare inutilmente abitudini consolidate. I bambini si adattano meglio degli adulti alla variazione di fuso e di orari.
4) I rischi per la salute
I principali fattori di rischio sono essenzialmente legati:
all'ambiente
agli alimenti
alle bevande
ai contatti interpersonali
alle malattie sessualmente trasmesse
all'altitudine
al freddo
al caldo
L’altitudine
La permanenza ad altitudini elevate implica numerosi problemi. L'organismo si viene a trovare in condizioni di relativa diminuzione di ossigeno, a basse temperature ed è sottoposto ad un'attività fisica che non gli è abituale in città. La prima regola elementare è quella di non raggiungere alte quote troppo rapidamente. Specie nei primi giorni vissuti ad alta quota (3000 metri) è opportuno non salire per più di trecento-cinquecento metri al giorno.
Il mal di testa, l'insonnia, la spossatezza, la perdita di appetito e la nausea sono segnali evidenti di scarso adattamento all'altitudine: il cosidetto "mal di montagna acuto". E necessario non salire a quota più alta e se i sintomi persistono, malgrado la sosta, è necessario scendere a valle.
Il cibo e le bevande devono essere adattate al fabbisogno energetico e alla perdita di liquidi legati all'aumento dell'attività fisica. La colazione e la cena sono i pasti a cui dedicare più attenzione.
Il caldo
Nei paesi caldi uno dei pericoli maggiori è rappresentato dal "colpo di calore" che è determinato dalla perdita attraverso il sudore d'acqua e di sali (disidratazione). Si manifesta con sensazione di sete, perdita di appetito, mal di testa, pallore, vertigini, malessere generale come se si fosse colpiti da una forma influenzale. Nei casi gravi è possibile accusare tachicardia e difficoltà di concentrazione. Per scongiurare il colpo di calore pertanto bisogna evitare l'esercizio fisico nelle ore più calde del giorno, indossare abiti adatti al clima, di colori chiari e di cotone, coprirsi sempre il capo con un cappello e bere molta acqua. In caso di sudorazione abbondante fare uso di bevande saline, evitare gli alcolici, la caffeina e il fumo. Anche e dermatomicosi come il piede d'atleta (tinea pedis) sono spesso favorite dal clima caldo-umido.
Il sole può avere anche effetti favorevoli perché migliora alcune malattie della pelle. E' noto però che le radiazioni UVA e UVB possono provocare, in caso di esposizione prolungata, ustioni anche molto gravi, eritemi, fotodermatosi (orticaria), invecchiamento della pelle con possibili tumori cutanei, oftalmie.
L'abbronzatura deve essere ottenuta gradualmente con tempi di esposizione inizialmente solo di pochi minuti (quindici minuti nei primi giorni). I bambini non devono essere esposti al sole tra le ore undici e le ore quattordici. E' bene non usare deodoranti, profumi o cosmetici che contengono sostanze alcoliche. E' opportuno evitare l'assunzione di farmaci e/osostanze fotosensibliizzanti come antibiotici (tetracicline, sulfamidici e chinolinici), alcuni farmaci psicotropi (fenotiazine e antidepressivi triciclici) ed antinfiammatori. Prodotti per uso topico possono rendersi responsabili di reazioni cutanee dopo l'esposizione al sole. La pelle dovrebbe essere correttamente idratata con creme ed oli. Per assicurare una protezione quando non è possibile ripararsi all'ombra è corretto l'uso d filtri solari il cui uso non va considerato come un metodo per aumentare a dismisura l'esposizione al sole. Un corretto uso dei filtri solari prevede una accurata scelta del fattore di protezione più adatto alla propria pelle, la ripetizione dell'applicazione regolarmente ogni due ore, l'applicazione del filtro dopo ogni bagno, dopo sudorazioni profuse e trenta minuti circa prima dell'esposizione al sole.
I bagni
Si sconsigliano i bagni in acque dolci e stagnanti per evitare il rischio di contrarre malattie infettive E' consigliabile non fare i bagni in aree isolate e da soli: l'annegamento, dopo gli incidenti stradali, rappresenta una delle cause di morte di chi viaggia più frequente.
Nelle regioni lagunari si faccia uso di sandali, ciabatte o scarpe adatte ad evitare il contatto accidentale del piedi con animali marini velenosi.
Non distendersi sulla sabbia ma interporre fra il corpo e la sabbia stessa un telo o un asciugamano onde evitare il contatto diretto con parassiti che potrebbero annidarvisi.
L'igiene personale
La cute protegge da insulti esterni di vario tipo. Durante i viaggi è particolarmente esposta però al sole, al freddo e all'umidità, che costituiscono tutte fonti di importante aggressione. E' necessario pertanto avere particolare cura della propria pelle. Sarà opportuno fare una doccia più volte al giorno, soprattutto se si è stati esposti a temperature elevate, lavandosi accuratamente con sapone e riservando particolare
attenzione alle pieghe della cute e agli spazi interdigitali delle mani e dei piedi. Dopo la doccia ci asciugheremo con cura ed indosseremo vestiti puliti ed asciutti. Le mani dovranno essere lavate prima di ogni pasto e SEMPRE dopo essere andati in bagno: precauzione essenziale per la prevenzione delle malattie a trasmissione oro-fecale. Queste apparenti, banali misure igieniche dovranno essere applicate con molta rigidità nei bambini.
L'utilizzo di scarpe adatte è indispensabile per prevenire le infezioni di molti parassiti e di miceti.
Le punture di insetti
Sono soprattutto legate a punture di insetti e in particolare di artropodi, vettori di moltissime malattie trasmissibili. I morsi o le punture di insetti o di altri animali comunque, nella maggior parte dei casi, pur non implicando la trasmissione di una particolare malattia e pur non pericolosi di per sé, possono essere causa di reazioni spiacevoli ed infettarsi molto facilmente.
Le raccomandazioni che seguono si sono dimostrate efficaci nel prevenire il rischio di punture di zanzare e/o altri insetti e nel ridurre comunque l'insorgenza di malattie: abitare in un edificio in buono stato preferibilmente in una parte nuova della città, usare zanzariere per porte e finestre; In mancanza di queste la notte porte e finestre devono essere chiuse, usare in camera spray antizanzare o serpentine antizanzare al piretro (zampironi) e spruzzare repellenti su abiti e zanzariere, evitare di bagnarsi e di lavarsi in acque dolci potenzialmente contaminate da escrementi umani e/o animali o infestate da larve, evitare di camminare a piedi nudi nel fango o nelle zone paludose, evitare ogni contatto con animali selvatici ma anche con animali domestici non conosciuti; nessun morso di animale deve essere sottovalutato.Controllare periodicamente il proprio corpo per la possibilità di essere stati attaccati dalle zecche
Una considerazione a parte merita la malaria. E' una malattia tropicale grave e molto diffusa, trasmessa all'uomo da un protozoo attraverso la puntura di zanzare tra il tramonto e l'alba. I sintomi della malattia sono molto vari e dipendono direttamente dal plasmodio responsabile (il più grave è quello falciparum) e dalle condizioni del soggetto. Generalmente è presente febbre a volta preceduta da brividi, mal di testa, dolori muscolari simil influenzali, non raramente anemia ed ittero. La sintomatologia può essere molto lieve ed in genere non desta apprensione. Gli episodi febbrili si ripetono a vari intervalli. Le recidive si possono verificare anche dopo dieci anni dalla infezione primaria. li rischio di contrarre la malattia è molto variabile in relazione al paese che si visita, all'area urbana in cui si soggiorna, alla condizione dell'ambiente in cui si vive. La gravità della malattia è in relazione al plasmodio responsabile, alla resistenza del plasmodio agli antimalarici, alla precocità della diagnosi e del trattamento. Si può adottare una prevenzione comportamentale evitando di uscire tra il tramonto e l'alba, periodo in cui di solito le zanzare pungono, indossando abiti con maniche lunghe e pantaloni lunghi evitando i colori scuri che sembrano attrarre zanzare e mosche tse-tse
Dove il rischio e’ piu elevato e necessaria una prevenzione farmacologica, in questo caso deve essere indicata dal medico caso per caso, tenuto conto che in molti paesi è nota la resistenza all'effetto ai piu comuni farmaci antimalarici. Alcune categorie di viaggiatori, quali ad esempio le donne in gravidanza ed i bambini, sono a maggior rischio di gravi conseguenze nel caso contraggano la malaria
La diarrea del Viaggiatore
La così detta ''diarrea del viaggiatore", malattia tipicamente a trasmissione oro-fecale colpisce II 20-50% di tutti i viaggiatori. I soggetti a più alto rischio sono senz'altro i bambini nei quali tale patologia può in alcuni casi essere anche mortale. Il germe responsabile è nel 50% dei casi l'escherichia coli enterotossico; altri agenti eziologici importanti sono: le shigelle, i campylobacter, salmonelle, vibrio cholerae, giardia, entamoeba histolitica. Alimenti e bevande contaminate sono le fonti più comuni di tale patologia.
L'aspetto apparentemente sano e appetibile degli alimenti non è garanzia di sicurezza. Sono da considerare a rischio la verdura, la frutta, i legumi crudi o che non possano essere sbucciati o cotti, le uova crude o poco cotte, i pesci crudi o allevati in zone paludose o in prossimità di scarichi, alcune salse (come la maionese) fatte in casa ed i budini o i gelati di produzione artigianale fatti con latte non pastorizzato.
Anche l'acqua è un veicolo di malattie. Nelle zone tropicali i corsi d'acqua, i laghi e i canali così come tutte le zone paludose possono essere infestati da larve che, penetrando attraverso la cute, sono responsabili della bilharziosi. L'acqua dolce, se usata come bevanda, può essere responsabile, assieme agli alimenti prima menzionati, di varie patologie (salmonella typhi e altre salmonelle, escherichia coli,
giardia, amebe, epatite A ed E, vibrio cholerae, ecc.).L’acqua minerale, le bibite, la birra e i vini imbottigliati sono generalmente sicuri.
Il rischio legato all'assunzione di alimenti va considerato anche per i prodotti di diretta derivazione da animali come la carne e i latticini (salmonelle, tenie, clostridi, mycobatteri, brucelle, ecc.) ed i prodotti ittici in generale (anisakis per il pesce crudo).
Rispettiamo pertanto le norme che seguono:
lavare accuratamente le mani con acqua e sapone
escludere dall'alimentazione verdure crude e frutta non sbucciata
evitare insaccati, carni crude o poco cotte, uova crude, molluschi e pesci crudi
non usare latte se non bollito e formaggi freschi
non bere acqua di fonte o di pozzo ed evitare acqua di rubinetto e ghiaccio
potabilizzare l'acqua, se necessario, con ipoclorito (10-20 gtt/l) o tintura di iodio più attiva sulle amebe (5-10 gtt/l). Conservare l'acqua in contenitori disinfettati e ben chiusi.
Anche la bollitura è un sistema efficace di bonifica: in questo caso va protratta per almeno 10 minuti
Molto utile puo risultare la vaccinazioni prevetiva contro Epatite A e Tifo.
In caso di diarrea è importante
evitare la disidratazione, particolarmente pericolosa nei bambini più piccoli, bevendo soluzioni reidratanti contenenti sali e glucosio. In caso di sintomatologia acuta è pertanto preferibile consultare un medico.
In linea generale, l'età avanzata, le malattie croniche, l'handicap, la tenera età non rappresentano controindicazioni assolute ai viaggi internazionali. In caso di patologie croniche, è importante che l'interessato si sottoponga prima del viaggio a controllo medico. Il curante potrà fornire l'elenco dei farmaci indispensabili da portare in viaggio per non correre il rischio di dover interrompere un trattamento in corso.
Le patologie cardiovascolari e quelle interessanti l'apparato gastrointestinale possono aggravarsi nei climi caldi, mentre le malattie dell'apparato osteoarticolare e le infezioni croniche dell'apparato respiratorio risentono favorevolmente di questi.
I portatori di handicap devono informarsi preventivamente presso le agenzie di viaggio e II proprio medico curante sui rischi legati al viaggio stesso e su[ servizi medici esistenti nei luoghi di destinazione. Le compagnie aeree mettono a disposizione delle persone disabili, su richiesta, un servizio di accompagnamento.
Dopo un soggiorno prolungato all'estero o in paesi ad alta endemia per particolari patologie, è consigliata una visita medica al ritorno dal viaggio. Molte patologie infatti non si manifestano immediatamente ma dopo un lasso di tempo più o meno lungo a seconda della malattia contratta. In caso di disturbi anche apparentemente di poca importanza è importante pensare anche a malattie non comuni. Queste, infatti, possono manifestarsi mesi o addirittura anni dopo la partenza dalla zona endemica (la malaria, le parassitosi intestinali, le malattie sessualmente trasmesse, la leishmaniosi, ecc.).
Le controindicazioni assolute ai viaggi sono rappresentate dalle seguenti condizioni:
ipertensione arteriosa > 200 mmHg non corretta
scompenso cardiaco e/o turbe del ritmo gravi
ictus o infarto del miocardio recenti
angina instabile
anemia grave
epilessia non completamente controllata dai farmaci anticonvulsivanti
insufficienza respiratoria grave e/o pneumotorace
psicosi e/o gravi disturbi della sfera mentale
malattie contagiose e/o diffusive
Queste “istruzioni di viaggio” soni quelle generali da adottarsi per i nostri viaggi e vacanze, molto utile anzi indispensabile per viaggi all’estero raccogliere informazioni precise sul paese dove ci si intende recare, informazioni che non possono essere conosciute preventivamente in quanto variabili nel tempo.
Vi sconsigliamo a questo proposito di consultare il sito del Ministero solitamente molto preciso e velocemente aggiornato :
http://www.viaggiaresicuri.it
sito sul quale potrete anche registrare la Vostra presenza in questo o quel paese.
Studio Bernasconi
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